Il giovane laterale classe 2004, cresciuto nelle giovanili dell'Olimpia Zanè, si presenta in vista della nuova stagione

Ciao Nicola, quando hai iniziato a giocare a pallavolo?  

Ho iniziato a giocare a pallavolo a 14 anni. Fino a quel momento avevo praticato diversi sport, l’ultimo dei quali era il calcio, che mi appassionava molto. A dire il vero, la pallavolo non era nei miei piani, nonostante in famiglia fosse uno sport molto apprezzato.

Il cambiamento è arrivato grazie al mio attuale allenatore, Ugo Soliman. Già ai tempi delle scuole medie, durante i Giochi della Gioventù, mi aveva notato e aveva intravisto del potenziale in me. Così mi ha invitato ad allenarmi qualche volta con la squadra. All’inizio lo facevo un po’ per curiosità, senza grandi aspettative—pensavo che la pallavolo non fosse uno sport adatto a me.

Poi però, allenamento dopo allenamento, ho iniziato a dedicarmi sempre di più, fino a quando è scattata la passione vera. E da lì è iniziato tutto.

Chi ti senti di ringraziare per il tuo percorso di crescita sportiva?

Mi sento di ringraziare in primis l’allenatore che mi ha seguito fin dall’inizio, Ugo Soliman, che ha creduto in me quando io ancora non pensavo nemmeno di poter intraprendere un percorso nella pallavolo. E ovviamente la mia famiglia, che mi ha sempre seguito, supportato (e sopportato).

Quali sono le tue prime impressioni sull’ambiente e sul gruppo ? 

?Sicuramente un ambiente molto positivo, sia per me che per il gruppo in generale. Ho avuto la fortuna di conoscere e giocare con molti dei compagni già in passato, e questo ha aiutato tantissimo a ritrovare subito un buon feeling. Sta diventando un gruppo squadra molto solido, anche grazie alla capacità di accogliere al meglio i nuovi innesti. Si sta creando una bella sintonia, che secondo me sarà fondamentale per la stagione.

Come descriveresti il tuo stile di gioco e in che modo pensi possa essere utile alla squadra?

?Il mio stile di gioco potrebbe non piacere a tutti, lo ammetto. È molto competitivo ed esigente, anche perché fin da piccolo ho sempre giocato con atleti più grandi di me. Questo mi ha spinto a dare sempre il massimo e ad aspettarmi lo stesso da chi ho accanto. Ho imparato che solo pretendendo impegno e concentrazione da tutti si possono raggiungere certi obiettivi. So che può sembrare duro a volte, ma il mio obiettivo è aiutare la squadra a crescere e ad ambire sempre più in alto.

Quali obiettivi personali ti poni per questa stagione?

A livello personale, il mio obiettivo principale è migliorare sotto l’aspetto tecnico e tattico. Voglio crescere, consolidare le mie competenze e continuare a lavorare sui miei punti deboli. Ovviamente, spero che tutto questo si traduca anche in qualche vittoria importante, sia per me che per la società.

 

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