
Reduce da un infortunio durante una partita nella scorsa stagione, Luca è sempre stato al fianco della squadra pronto per ritornare in campo.
Ciao Luca, dopo il brutto infortunio alla caviglia dello scorso anno come stai e a che punto è il tuo percorso di recupero?
Dopo l’infortunio alla caviglia dell’anno scorso non è stato facile: ci sono stati momenti duri, sia fisicamente che mentalmente. Però, grazie al supporto delle persone che mi sono state vicine e al lavoro fatto con costanza, sto finalmente tornando a sentirmi bene.
Il recupero non è ancora del tutto finito, ma i progressi ci sono e la voglia di tornare in campo è più forte che mai.
Qual è stata la parte più difficile da affrontare in questo periodo lontano dal campo?
La parte più difficile è stato proprio restare lontano dal campo e dai compagni.
Mi è mancata la quotidianità, l’adrenalina della partita e il senso di squadra. Non è stato facile, ma mi ha fatto capire ancora di più quanto amo questo sport.
Quanto ti manca la partita e cosa non vedi l’ora di fare quando tornerai in campo?
Mi manca tutto della partita: l’adrenalina prima del primo punto, l’intesa con la squadra, i rituali pre-partita.
Non vedo l’ora di tornare a saltare, a spingere per ogni punto e sentire di nuovo quella scarica di energia che solo la rete ti dà.
Nonostante l'infortunio sei stato comunque al fianco della squadra in questo periodo. Quale pensi possa essere il tuo contributo in questa stagione?
Anche da fermo ho fatto il possibile per restare vicino alla squadra, perché il gruppo viene prima di tutto.
Ora però è il momento di tornare in campo e lasciare il segno. Voglio portare intensità, fame e quel qualcosa in più nei momenti che contano. Sono pronto a dare battaglia.








